La vanità di scrivere

La vanità di scrivere

Il canzoniere si compone di 76 poesie suddivise nelle raccolte: “La vanità di scrivere” (1986-90), sul senso o piuttosto sulla vanità dello scrivere poesia; “La vita in barca” (1985-89), di un vagabondare nel Mediterraneo che «regolarmente ci riconduce al punto da cui si era partiti»; “La cincia e il gatto (journal 1983-1991)”, sulla provvisorietà del dettato diaristico riguardo a momenti o ricordi raccolti, così come capitava, nella quotidianità; “Ut pictura poësis” (1969-89) «comprende le occasionali disfide a rifare in parole ciò che avevano già fatto a modo loro gli artisti»; “La voce delle streghe” (1986-91), «tributo di una autentica e perplessa nostalgia pagato alla mia terra alpina di streghe e disgrazie». Le scelte linguistico-stilistiche sempre elevate sono frutto di una straordinaria consapevolezza espressiva: da padrone delle parole Mascioni penetra nella profonda realtà delle cose, delle esperienze e dei sentimenti e ci restituisce i suoi momenti di doloroso sconforto o di gaio, per quanto effimero, piacere. La raccolta ha ottenuto il Premio Internazionale Biella Cultura e il Premio Pisa.

Anno edizione

1992

Editore

Book Editore

Luogo edizione

Castel Maggiore

Pagine

125

Tipologia

Poesia